Sono qui dove non mi sento, quando il sonno ha ormai preso possesso delle mie facoltà mentali, ma quali facoltà, mi chiedo di continuo e come sempre non trovo risposte e forse non ce ne sono, o non ha importanza trovarle. Ed era l’amore la soluzione, questo concetto vago che non ha agito in me, come non mi appartenesse, come fosse un fenomeno estraneo, avulso dallo spettro dei sentimenti possibili, se pure è un sentimento.
Se guardo al passato non trovo forme di amore che si sono impossessate di me, o non le ho riconosciute. Dove mai avrei imparato? Non so darne una definizione chiara e inequivoca. Neanche nei meandri della memoria. Possibile che non abbia mai sentito nulla di simile? Forse qualcosa si è disperso nel cosmo e me ne sono avveduto a cose fatte. Forse si avverte qualcosa solo quando viene a mancare. Adesso sento come un dolore a pensarci. Nemmeno a chi mi ha dato vita o a chi mi è stato accanto. Mi sembra così difficile ammetterlo. Eppure, basta poco. Lo scrivo ed è fatto. Non mi serve altro, posso proseguire, andare oltre. Mi metto a leggere e penso a tutto questo. Le mie letture sono fatte di questo e molto altro ancora. Non posso leggere, cioè.
Comincio a rosicchiare le unghie, un tempo lo facevo più spesso, quando cominciavo a crescere, quando cominciavano a crescere, e poi la pelle intorno, fino ad esagerare e poi usciva il sangue, e allora mi fermavo per un po’, alcuni giorni, passavo alle altre dita, il tempo che prendevano a ricrescere e ritornavo all'attacco, era nervosismo, mi dicevano, ed io non sapevo cos'era, era ignoranza, dico adesso, il non sapere niente, non essere a conoscenza del mondo e non saper esprimere questa incapacità.
Pensieri che hanno attraversato la mia vita fino alla rassegnazione, a che serve, ormai? Forse a ricominciare. Da cosa, poi? Tutto quello che è stato è andato perso nei sogni.
Vengono solo spezzoni di frasi non so nemmeno da dove. Ne prendo traccia, così, per poter un giorno, forse, ma quando, ricostruire ciò che è stato e capire. Ma a quel punto non servirà più a niente. Troppo tardi, un salto avanti e indietro nel tempo, fino ad oggi. Il domani oscuro.
Non è mezzanotte - 1
Non è mezzanotte - 2
Non è mezzanotte - 1
Non è mezzanotte - 2
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