Lettori fissi

mercoledì 12 febbraio 2025

Se camminare fa troppo rumore

Un romanzo che ho amato come non mi succedeva da un po'. Intanto perché è scritto molto bene, che poi è ciò che più importa in questo campo. 
Non proseguo nella lettura perché voglio sapere come finisce la storia. O non solo. Continuo perché mi piace come scrive Giusi D'Urso, una scrittura a tratti poetica, soprattutto quando ci sono di mezzo i ricordi. 
(A proposito, leggetelo fino alla fine, scoprirete sorprese davvero inaspettate.)
Ho apprezzato, fra altre cose, la gestione della memoria, dei ricordi di un passato più o meno lontano, che si intrecciano di continuo col presente, e con la prospettiva di una svolta nella vita della protagonista che sembra sempre sul punto di arrivare, sotto forma di speranza di un miglioramento delle condizioni di vita, non solo dal punto di vista economico, di una serenità a lungo agognata, di una chiarezza nella propria vita, nelle relazioni con le persone conosciute ma anche con i nuovi incontri. 
È un raccontare, quello di Sofia, la protagonista, senza raccontare, che sembra scaturire spontaneamente al solo lasciarsi andare ai ricordi. 
È una confessione necessaria che si costruisce da sola.
"Perché le storie vanno pur raccontate a qualcuno", e io mi considero fortunato ad aver letto questa storia.
Se camminare fa troppo rumore è scritto molto bene e con una storia che stimola la lettura.
Grazie Giusi. 
Grazie a Il ramo e la foglia per la cura dell'edizione. 
(Ma quanto sono belli i libri di questa casa editrice?)

Giusi D'Urso 
Se camminare fa troppo rumore
Il ramo e la foglia edizioni