Lettori fissi

giovedì 9 ottobre 2025

Tango a Porto



Tango a Porto è una storia di ricordi, ma anche un sogno. Le due cose non sono incompatibili, né devono apparire contraddittorie.

Tutto si svolge in un'atmosfera onirica. C'è poca chiarezza quanto alla cronologia degli eventi narrati e allo svolgimento dei fatti.

Un professore universitario, appassionato di lettura e amante della scrittura, ormai in là con gli anni, ripensa alla vita trascorsa, rievoca episodi che l'hanno caratterizzata e in qualche modo determinata.

Il passato si insinua di continuo nel presente senza preavviso. I ricordi si ripresentano senza un ordine preciso, sovrapponendosi e accavallandosi cosicché non sempre è facile cogliere con esattezza i riferimenti temporali.

Ci sono tre donne che occupano la mente del protagonista, che è anche l'io narrante. La moglie, negli ultimi anni alle prese con seri problemi di salute. La figlia, che non è mai venuta alla luce ma che è sempre presente. Sofia, una donna che ha conosciuto a Porto, una volta in cui era stato invitato a un convegno in quanto esperto di letteratura portoghese.

In quell'occasione aveva scelto di presentare una tesi su António Lobo Antunes e in particolare sul romanzo A morte de Carlos Gardel (1994).

Nasce cosi, per l'anima 'scrivente' del protagonista, la necessità di trasformare questi soggetti nei personaggi che animeranno le pagine del romanzo che intende scrivere. A volte i personaggi si muovono e agiscono per le strade di Porto, una città che appare in filigrana, senza mai venire nettamente in superficie. Più spesso le azioni si svolgono nella mente del narratore, come è naturale che avvenga quando a prevalere sono i ricordi o i sogni.

La narrazione comincia col tempo presente, in un'atmosfera sospesa, come di attesa, di immobilità, quasi a voler evocare la mancanza di stimoli e quindi di capacità di immaginare. Una mancanza di motivazione ad agire, anche.

Il protagonista ama scrivere e, dopo alcune prove fallimentari di produrre un romanzo, intende rivolgere tutti gli sforzi nel tentativo di raccontarsi apertamente. A tale scopo cerca aiuto nella lettura del romanzo di Lobo Antunes, per trovare l'ispirazione necessaria, anche imitando lo stile dell'autore portoghese. Tutto però rimane confuso, alquanto vago, per niente chiaro.

Questo romanzo è un omaggio alla scrittura e alla sua funzione di fissare dei momenti che altrimenti rischierebbero di scomparire per sempre.

Allo stesso tempo è anche un atto d'amore nei confronti dello stile e del modo di scrivere di António Lobo Antunes.

Antonio Danise - Tango a Porto - Edizioni Qed

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