C’è una camera dove il tipo sta
da un sacco di tempo, e non si trova né in un ospedale, né in un manicomio, e
neanche in una casa di riposo. C’è qualcun altro nella sala, e c’è una
finestra, da cui osserva il mondo.
Non sa com’è arrivato da quelle
parti o chi ce l’ha portato. Semplicemente si è ritrovato su un letto, senza
ricordare niente di ciò che ha causato e reso necessario questo ricovero, senza
riuscire ad individuare precisamente nemmeno l’ultima cosa che ha fatto prima
della perdita di conoscenza, perché di questo si è trattato, di uno svenimento,
o in termini più tecnici, di una sincope.
Nei suoi pensieri cerca di
ritrovare un momento, anche una parola, che al solo pronunciarla possa
aiutarlo, fornirgli un indizio, per ritrovare la strada che stava percorrendo
quando è successo l’evento traumatico, prima di ritrovarsi nella camera, che considera
una camera normale, da dove sta cercando di ricostruire gli eventi, ma forse
anche il suo passato, la sua vita.
Nessun commento:
Posta un commento