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lunedì 24 ottobre 2011
avventure del libro
O Novíssimo Testamento
Mário Lúcio Matias de Sousa Mendes, più noto come Mário Lúcio, nasce a Tarrafal, nel nord dell’isola di Santiago, nel 1964.
venerdì 7 ottobre 2011
S. il Nobel privato
Non è difficile intuire che dietro il personaggio denominato S. si nasconde il vero premio Nobel José Saramago. Del resto anche lo pseudonimo dello sconosciuto autore Domingos Bomtempo riecheggia Mau-Tempo, un personaggio di un’opera di Saramago.
Non si può quindi non pensare a Saramago ed alla sua figura nel leggere questo libro.
Ma per chi ama e conosce un po’ Saramago, solo un po’, nemmeno tanto, direi che le similitudini col grande portoghese finiscono qua.
La figura di Saramago non esce molto bene dalla lettura di questo lavoro, anzi, direi proprio che cose peggiori di quelle che si leggono qua e là nel corso del romanzo sul Nobel portoghese forse non si potevano pensare e scrivere.
Di questo gioco alla denigrazione è oggetto anche l’amata, nella realtà, moglie Pilar, che invece nel romanzo sembra non perdere occasione di cornificare di continuo il vecchio scrittore, al punto che il romanzo in alcuni punti appare un banale racconto pornografico.
Luoghi comuni si ripetono di continuo nel testo, S. è di continuo ossessionato, fino alla paranoia, da un altro scrittore portoghese, in cui non è difficile riconoscere António Lobo Antunes, se la prende con uno scrittore italiano, di certo Tabucchi, che pretendeva rubargli l’idea di scrivere un romanzo su Fernando Pessoa, e il personaggio S. ne ha anche per Moravia e persino per Dario Fo, a cui è stato assegnato il premio Nobel prima che allo stesso Saramago, insomma il libro più che un divertissement, come riportato nella copertina del libro, sembra piuttosto un esercizio letterario di qualcuno che attinge qua e là all’opera di Saramago, senza che sia chiaro lo scopo di questa attività.
Una trovata editoriale forse poco lodevole della pur degnissima Cavallo di Ferro, la casa editrice che ha fatto conoscere questo romanzo, e qualcuno ha avanzato dei dubbi persino sul fatto che sia stato scritto in portoghese e tradotto in italiano.
lunedì 6 giugno 2011
Il vero mago
Ho appena finito di leggere il libro Principi di magia e poteri del vero mago di Frank Bonethe, Armenia Editore, 1991.
È un po’ che mi sto interessando a questo argomento.
Non dico appassionando, ma sto cercando di studiare per apprendere alcune tecniche che mi possano far compiere alcune magie, sia pur piccole, per provare a migliorare la vita, a cominciare dalla mia. Per cambiare quella degli altri dovrei lavorare tanto, tantissimo, almeno a stare a quello che c’è scritto in questo libro, e non sono poi tanto sicuro di riuscirci nel tempo che mi resta. Ed allora comincio a mettere in pratica gli insegnamenti prima su me stesso. Poi si vedrà.
domenica 15 maggio 2011
sabato 26 febbraio 2011
Spiegazione degli uccelli

António Lobo Antunes (ALA - nomen omen?) sorprende con sempre nuove formule narrative, nel leggere Antunes le consuete regole per analizzare un romanzo, così come sono state formulate intorno alla metà del secolo scorso, sono del tutto inadeguate, non sufficienti a dare conto della ricchezza delle soluzioni che di volta in volta riesce a trovare, prendendo di sorpresa il lettore che ha sempre di più da apprendere dalla lettura, da cui riceve sempre nuovi stimoli.
Leggendo questo libro, il lettore si ritrova contemporaneamente in più luoghi e in più tempi, si trova a leggere i pensieri e le azioni di più personaggi, ed egli stesso diventa personaggio chiamato a contribuire alla costruzione della narrazione e quindi del romanzo.
La trama?
Cosa importa?
Un libro tra i più interessanti che abbia mai letto.
António Lobo Antunes
Spiegazione degli uccelli
Feltrinelli – 2010
Traduzione: Vittoria Martinetto
martedì 1 febbraio 2011
In piena luce

Cerco di seguire quello che viene pubblicato su Capo Verde in Italia e sono rimasto incuriosito quando ho trovato nelle mie ricerche su internet questo libro di Renzo Mosca, dal titolo “In piena luce” e dall’accattivante sottotitolo “Eros e magia a Capo Verde”.
Sono subito andato in libreria e fortunatamente l’ho trovato senza essere costretto a lunghe ricerche.
Cominciata la lettura mi sono reso conto però che il romanzo di Capo Verde aveva ben poco, se non qualche riferimento geografico e qualche elemento folcloristico sparso qua e là per le quasi trecento pagine del libro.
L’autore ha lavorato parecchio di fantasia, nel creare e nell’elaborare la trama e l’idea di ambientare il tutto a Capo Verde non mi sembra per nulla azzeccato.
Chi ha visitato Capo Verde, chi conosce l’arcipelago sa che dappertutto potevano essere ambientati gli avvenimenti descritti nel romanzo tranne che a Capo Verde, e tanto meno sull’isola di Santo Antão.
Uno che legge questo libro si può fare l’idea di un paese in cui le donne capoverdiane sembra non stiano aspettando altro che uomini, possibilmente occidentali, europei, italiani, per scopare dalla mattina alla sera, per poi ricominciare, il giorno dopo, e che anche le loro mamme siano complici in questo che appare come un vero e proprio arcipelago-casino generale ed universale.
Ma forse ero poco attento quando leggevo ....
Renzo Mosca - In piena luce (Eros e magia a Capo Verde)
Robin Edizioni - 2009
Confusione
Avevo pensato a questo blog come ad uno strumento dove scrivere le cose che mi passavano per la testa e con la segreta speranza di avere delle cose da dire.
Poi le cose sono cambiate, forse perché non avevo molto da dire o quelle poche cose non sapevo come dirle ed allora ho cominciato a scrivere qualcosa sui libri che leggevo, per una necessità ben precisa, e cioè, perché mi capitava spesso, e ancora mi capita, che le cose che leggevo, le dimenticavo velocemente, cioè non ricordavo, anche dopo poco tempo dalla lettura, di cosa parlavano i libri letti, mi restava poco, addirittura mi capitava di rileggere un libro a distanza di tempo dalla prima lettura, senza ricordarmi nulla e senza nemmeno ricordarmi di averlo letto......
Ed allora il blog mi doveva servire per fare una breve sintesi o recensione dei libri che andavo leggendo nella mia assillante attività di divoratore di storie altrui e però mi capitava anche di scrivere un post su un libro già letto senza ricordarmi di averne già parlato in un precedente articolo ed allora, non so più a che punto sono arrivato e soprattutto dove potrò arrivare, se smettere di leggere , o smettere di pensare, o smettere di scrivere ... boh...!