Pensare di aver esaurito il tema, così che possa passare oltre, vedendo meglio le cose, o vedendole del tutto, dove prima era cecità assoluta. Liberarmi da un assillo, il premio migliore che potessi guadagnare. Parlare più chiaro, dire tutto apertamente, senza calcoli o costrizioni formali.
Quando riuscirò a sperimentare questa liberazione sarò un uomo felice. Ma la felicità, si sa, non sempre è a portata di mano, e c’è anche chi dice che non è di questo mondo. Vorrei non crederci e darmi qualche possibilità.
Insomma, essere un altro, dire io senza pensare più a me. Non sarebbe difficile dotare quest’essere di caratteristiche che possano arrecare qualche forma di felicità, basta pensare a qualcuno diverso da me e il gioco è già fatto.
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