Se dovessi parlare di quello che ho fatto oggi sarebbe
sufficiente leggere quello che ho fatto ieri o l’altro ieri ed il gioco sarebbe
bell'e fatto, senza sforzo aggiuntivo.
Faccio fatica a trovare qualche novità, rinvenire in ciò che
ho fatto oggi un elemento che caratterizzi la giornata come qualcosa di diverso
da una qualunque altra vissuta di recente, forse un piatto non mangiato da
tempo, o la pagina di un nuovo libro, le parole di un brano musicale che avevo
dimenticato di aver già ascoltato, tanto il tempo trascorso dall'ultima volta
che avevo girato e rigirato tra le mani quel disco di fado, perché, anche
questo, è il fado la musica che mi tiene compagnia ormai da mesi, non so
distaccarmene senza provare una sensazione di assenza dolorosa, non ci provo
nemmeno più, ho paura di una conseguenza che sarebbe necessariamente nefasta,
sono prigioniero di queste note musicali che mi accompagnano per una gran parte
della giornata, senza riuscire ad ascoltare altro, senza riuscire a fare altro.
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