Avvertenza: in questo post viene raccontata minuziosamente la trama del
romanzo, dall'inizio alla fine, capitolo per capitolo.
Eduardo
A. Sacheri - Il segreto dei suoi occhi
Festa
di addio Narrazione in terza
persona
Per
Benjamin Miguel Chaparro, vicecancelliere di un tribunale, è arrivato il
momento del pensionamento. Organizza con alcuni colleghi una cena per
l’occasione ma all’ultimo momento decide di non partecipare. Si reca invece nel
suo ufficio, dove trova il suo dirigente, anzi la sua dirigente, Irene. Le
rivela che una volta finito di lavorare, visto che ha tempo a sufficienza,
intende scrivere un romanzo e per questo le chiede l’autorizzazione, accordata
senza alcuna esitazione, di utilizzare per alcuni mesi una macchina da scrivere.
Capitolo 1 Narrazione in prima persona
Il
narratore, (Chaparro?) da due settimane in pensione, dice di voler scrivere la
storia di Ricardo Morales (“o quella di
Isidoro Gómez, che è la stessa ma vista dall’altro lato, a rovescio”).
Intanto
veniamo a sapere che lo stesso narratore ha avuto due matrimoni, con Marcela
prima e con Silvia dopo, dalle quali ha divorziato.
Sa
di non aver abbastanza immaginazione per scrivere un romanzo e perciò pensa di
scrivere senza inventare niente, raccontando cioè una storia vera, che conosce
per esserne stato testimone molti anni prima.
È
dibattuto su vari aspetti tecnici della narrazione, ad esempio quale persona
usare per la narrazione e decide di cominciare di raccontare in prima persona,
oppure che tipo di lessico usare, o ancora da quale punto cominciare a
raccontare la storia.
Capitolo 2 Narrazione in prima persona
Il
narratore racconta di Ricardo Agustín Morales. La narrazione comincia con
l’episodio dell’ultimo incontro, avvenuto il 30 maggio 1968, tra Morales e la
moglie, Liliana Colotto.
Cinema
Narrazione in terza persona
Il
narratore racconta degli sforzi di Benjamin Chaparro di scrivere il romanzo.
Per la soddisfazione di essere finalmente riuscito a scrivere l’incipit, dopo
vari tentativi andati a vuoto, decide di andare al cinema.
Capitolo 3 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
racconta che alle 8:05 del 30 maggio 1968, mentre era in servizio al tribunale
di primo grado, squilla il telefono. Con tutta probabilità si tratta della
polizia che comunica un caso di omicidio appena scoperto.
Capitolo 4 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
racconta che il 30 maggio 1968 riceve l’ordine dal superiore (Fortuna Lacalle) di
recarsi sul luogo di un omicidio, fra avenida Niceto Vega e calle Bonpland, nel
quartiere Palermo, per supervisionare il lavoro della polizia.
Nel
frattempo impreca e si lamenta con se stesso per non essere riuscito a
laurearsi in diritto, con la conseguenza che si ritrova a dover eseguire ordini
impartiti dai superiori che considera incapaci e coglioni.
Capitolo 5 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
arriva sulla scena del delitto qualificandosi come vicecancelliere del
tribunale di primo grado n. 41.
La
vittima è una giovane donna sui vent’anni rinvenuta nuda, supina per terra in camera
da letto.
La
morte è avvenuta per strangolamento.
L’ispettore
Báez informa Chaparro dell’identità della vittima: Liliana Colotto, ventitre
anni, maestra, sposata con Ricardo Agustín Morales, cassiere del Banco
Provincia. La polizia è stata avvisata da una vicina di casa della vittima che
alle 7:45 ha sentito delle urla e guardando dallo spioncino della sua porta ha
visto un uomo piccoletto e dai capelli scuri uscire dalla casa della donna.
Avvicinatasi alla porta d’ingresso lasciata aperta ha visto la ragazza distesa
per terra ed ha chiamato la polizia.
Arriva
Falcone, il medico legale, per i rilievi del caso. Ad una prima valutazione
risulta che la donna è stata violentata e strangolata.
L’ispettore
e Chaparro si avviano verso il luogo di lavoro di Morales per avvisarlo
dell’accaduto.
Capitolo 6 Narrazione in prima persona (Chaparro)
In
banca. Incontro con Morales
Capitolo 7 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Báez
comunica a Morales che la moglie è stata assassinata in casa. Chaparro ci
informa che nel 1968 lui era sposato da tre anni.
Capitolo 8 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Pedro
Romano, collega di Chaparro, gli annuncia che la faccenda è chiusa. Pensa che
si sia giunti a conoscere la verità sul caso, con l’accusa nei confronti di due
muratori che nei giorni del delitto stavano lavorando nell’appartamento n. 3,
proprio di fronte a quello dove è stato rinvenuto il corpo della donna uccisa.
L’informazione gli è stata passata dall’agente Sicora, della squadra Omicidi.
Capitolo 9 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
si reca al commissariato dove i due muratori stanno per essere interrogati. Le
accuse ai due però si rivelano del tutto infondate. Anzi, Chaparro presenta una
denuncia nei confronti di Romano e Sicora per abusi nei confronti dei due
muratori.
Capitolo 10 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
intende aiutare Morales nella ricerca della verità. I due si incontrano in un
bar di Calle Tucumán e si scambiano un po’ di impressioni sull’accaduto.
Chaparro gli rivela che la verità sul delitto ancora non c’è e che le accuse ai
due muratori si sono rivelate prive di fondamento.
Capitolo 11 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
fa di tutto per non archiviare il caso. Il termine per le indagine è finito, ma
falsifica una data sugli atti in modo da avere ancora del tempo per la ricerca
della verità. Scopre dalla perizia fatta subito dopo il delitto che la donna
era incinta di due mesi.
Telefono
Narrazione in terza persona
Col
pretesto di consultare il fascicolo del procedimento giudiziario relativo al
delitto della Colotto, necessario per la scrittura del romanzo, Chaparro ritorna
al suo vecchio ufficio, ma confessa a se stesso che il vero motivo che lo
spinge fin là è la voglia di rivedere Irene, la sua ex capufficio, per cui
prova un sentimento d’amore da trent’anni, senza essere mai riuscito ad
esplicitarlo.
Veniamo
a sapere che Chaparro è stato il primo capoufficio di Irene quando lei ha
cominciato a lavorare in tribunale come tirocinante. Allora, sono passati
trent’anni, lui aveva 28 anni, dieci in più di Irene.
Scuse
e partenze Narrazione in terza
persona
Chaparro
spiega a Irene il motivo per cui è andato in tribunale. Veniamo a sapere che i
due si sono conosciuti nel 1967 quando Irene era arrivata in Tribunale per uno
stage. Successivamente Irene viene assunta come cancelliera e col tempo i due
si allontanano per motivi di lavoro e poi ritornano di nuovo a condividere lo
stesso Ufficio. Nel 1976 Chaparro lascia Buenos Aires per San Salvador de
Jujuy. Intanto Irene scala i gradini della carriera professionale venendo
promossa procuratore nel 1981, mentre Chaparro nel 1983 ritorna nella capitale
con la seconda moglie Silvia, dalla quale presto divorzierà. Irene invece ha
tre figlie, nate dal matrimonio con l’ingegnere Arcuri. Chaparro aveva vissuto
per quasi trent’anni segretamente innamorato di Irene fino a quando cioè arriva
il momento del pensionamento.
Archivio
Narrazione in terza persona
Chaparro
viene introdotto da un impiegato, già suo collega, nell’archivio del tribunale.
Sarto
Narrazione in terza persona
Chaparro,
rimasto da solo in archivio, ricorda un suo ex impiegato, Pablo Sandoval,
esperto nel cucire e rilegare i dorsi dei fascicoli, e morto all’inizio degli
anni ’80.
Incartamenti
Narrazione in terza persona
Chaparro
ritrova il fascicolo relativo a Liliana Emma Colotto che è connesso con quello
intestato a Isidoro Antonio Gómez. Ripercorre i particolari del delitto fino a
quando arriva al foglio n. 208 dove ritrova la dichiarazione di Morales
dell’agosto 1968, il quale sostiene di essere venuto a conoscenza di “informazioni importanti al fine di chiarire
i fatti”. Nel foglio 209 compare per la prima volta il nome di Isidoro
Gómez e in quello successivo il decreto del 10 settembre con il quale le
autorità spiccano un mandato di comparizione nei confronti dello stesso Gómez.
Capitolo 12 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Morales
dà appuntamento a Chaparro perché gli vuole far vedere delle foto di Liliana.
Tra queste Chaparro ne individua alcune in cui ricorre un personaggio che
sembra attirare la sua attenzione in modo particolare. Veniamo a sapere che si
tratta di tale Isidoro Gómez. Sappiamo anche che Liliana è di San Miguel di
Tucumán, e che ha insegnato un anno prima di trasferirsi a Buenos Aires.
Capitolo 13 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Delfor
Colotto riceve una lettera da Morales, suo genero, il quale gli comunica che ha
urgentemente bisogno di aiuto, anche se non ci viene spiegato di cosa si
tratta. Delfor allora con una scusa si rivolge alla signora Clarisa, sua vicina
di casa, madre di Isidoro, la quale informa Colotto che Isidoro si è trasferito
a Buenos Aires, dove ha trovato lavoro in un cantiere. Delfor appare soddisfatto
dalle informazioni ricevute.
Capitolo 14 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Dieci
giorni dopo la sera delle foto Chaparro va a trovare l’ispettore Báez. Gli fa
vedere le foto e gli dice di aver chiesto a Morales di scrivere una lettera al
suocero affinché questi individui il domicilio di Isidoro Gómez, cosa che
Delfor ha fatto, comunicando l’informazione al genero. Veniamo a sapere che
Gómez era segretamente innamorato della vittima. Quando Báez viene a sapere da
Chaparro che l’incontro ed il dialogo tra Delfor Colotto, suocero di Morales, e
la signora Clarisa, madre di Isidoro Gómez, è avvenuto una decina di giorni
prima, dà ordine a Leguizamón di ricercare e arrestare una persona (Gómez?).
Capitolo 15 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Báez
illustra a Chaparro la sua ipotesi su Isidoro. Una volta che Liliana si
trasferisce a Buenos Aires, Gómez, pur profondamente innamorato di lei, non
riesce a fermarla né a seguirla nella capitale. Dopo vari mesi e tormentandosi
sul da fare e sapendo che Liliana si è nel frattempo sposata, decide di partire
anch’egli per Buenos Aires. Comincia a pedinare e seguire gli sposi fino ad
imparare le abitudini ed è così che quando decide di uccidere Liliana passa
all’azione, entra nell’appartamento, la violenta e la uccide strangolandola.
Secondo la ricostruzione di Báez, Gómez una volta ucciso la donna, va
tranquillamente a lavorare.
I
due si salutano. La sera Báez informa Chaparro del risultato della ricerca
affidata a Leguizamón: Isidoro è scomparso da tre giorni dalla pensione in cui
alloggiava da mesi. Al lavoro ha spiegato al capocantiere di dover ritornare a
Tucumán perché sua madre è gravemente malata.
Báez
ipotizza invece che Isidoro è scappato via da Buenos Aires perché sapeva di
essere ricercato. Chaparro riprende il fascicolo della pratica Morales e su un
foglio di carta intestata Poder Judicial de la Nación batte a macchina una data
fittizia del mese di agosto.
Capitolo 16 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
ripensa agli stratagemmi che trent’anni prima aveva attuato per non archiviare
la pratica Colotto: far firmare un ampliamento delle sue dichiarazioni
testimoniali a Morales, far firmare le pratiche al giudice Lacalle, quelle che
autorizzavano l’apertura di un altro fascicolo, senza che egli si avvedesse che
stava firmando un ordine con una data di 4 mesi prima, una dichiarazione di
Morales che riferiva dei suoi sospetti su Gómez, la circolare che ordinava il
mandato di comparizione a Gómez.
Nome
e Cognome Narrazione in terza
persona
Si
narra di Chaparro che pensa ad Irene e a come proporle una relazione amorosa.
Pensa al titolo del romanzo.
Capitolo 17 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
viene convocato per deporre nell’inchiesta contro Romano e Sicora per gli abusi
commessi contro i due muratori. Il giudice incaricato, Batista, convoca
Chaparro e lo informa che aveva ricevuto un ordine “dall’alto” di archiviare la pratica senza imputati.
All’epoca,
era il 1969, Chaparro era sposato da quattro anni con Marcela.
Capitolo 18 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
racconta dell’incontro, nell’agosto del 1969, con Morales, alla stazione Once.
Morales sorveglia varie stazioni della città nella speranza di individuare tra
la folla Gómez, che considera l’assassino di Liliana. I due si lasciano e
Chaparro tornando a casa comunica a Marcela la sua decisione di andare a vivere
da solo.
Capitolo 19 Narrazione in terza persona
Lunedì
23 aprile 1972, su un treno diretto ala stazione di Once, Saturnino Petrucci
controlla i biglietti dei passeggeri. Dopo un inseguimento per vari vagoni
individua un uomo di statura bassa, con i capelli neri ed un giubbotto blu
senza biglietto col quale ha una animata discussione. I due in breve passano
alle mani. Petrucci riesce ad immobilizzare il trasgressore ed alla stazione di
Flores lo consegna alla locale Polizia. Ad Once a Petrucci fu riscontrata una
frattura del setto nasale come conseguenza del litigio. Petrucci viene a sapere
che a carico del trasgressore c’era un ordine di cattura per omicidio. Si
trattava di Isidoro Gómez.
Capitolo 20 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Il
giorno dopo Báez informa Chaparro dell’arresto di Gómez.
26
aprile 1972, Chaparro fa condurre Gómez nell’ufficio della cancelleria e avvia
un interrogatorio verbalizzandone i contenuti. Emergono i dubbi di Chaparro
sulla reale colpevolezza di Gómez nell’omicidio di Liliana,
Capitolo 21 Narrazione in prima persona (Chaparro)
L’interrogatorio
continua. La testimonianza di Gómez prende la forma di confessione per omicidio
aggravato. Il documento viene sottoscritto da Julio Carlos Pérez, difensore
d’ufficio e Gómez viene inviato nel carcere di Devoto.
Capitolo 22 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Il
giorno dopo Chaparro si reca in Plaza Once dove è fiducioso di incontrare
Morales per informarlo dell’arresto di Gómez quale assassino di Liliana, ma
Morales non c’è. Ritorna nel nuovo appartamento di Almagro.
Capitolo 23 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
incontra Morales il martedì successivo e lo informa dell’arresto di Gómez.
Ancora pochi passaggi e la pratica sarà chiusa.
Astinenza
Narrazione in terza persona
Il
libro di Chaparro a questo punto potrebbe terminare.
Il
caso è chiuso. Chaparro sembra soddisfatto del lavoro realizzato e della
ricostruzione degli eventi. Ma sa che la storia non si è fermata lì e che non è
stato raccontato tutto.
Ha
voglia di vedere Irene, le telefona e fissa un incontro per il giovedì
successivo.
Capitolo 24 Narrazione in prima persona (Chaparro)
In
carcere già da un mese Gómez viene alle mani con due detenuti, Quique e
Culebra.
Capitolo 25 Narrazione in prima persona (Chaparro)
A
seguito delle percosse Gómez si risveglia dopo tre giorni nell’infermeria del
carcere. Lo conducono negli uffici dove c’è un funzionario che lo conosce per
avere analizzato il caso dell’omicidio Colotto e lo ricostruisce insieme a
Gómez. Dato che ha bisogno di un collaboratore, finisce per chiedere a Gómez se
è disponibile a lavorare per lui.
Caffè
Narrazione in terza persona
(Chaparro)
Chaparro
va a trovare Irene
Capitolo 26 Narrazione in prima persona (Chaparro)
26
maggio 1973, arriva in tribunale un agente penitenziario del carcere di Devoto
per notificare in atto in cui si comunica che Gómez è stato rilasciato.
Capitolo 27 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Risulta
che Gómez è stato scarcerato grazie all’amnistia per i prigionieri politici
Capitolo 28 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Báez
racconta a Chaparro le vicende carcerarie di Gómez. Peralta, responsabile del
centro di intelligence a Devoto, ha
reclutato Gómez per controllare il reparto dei prigionieri politici.
Capitolo 29 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Nel
1971 Sicora era morto in un incidente stradale. Romano, grazie al suocero, era
passato nelle forze dell’intelligence
antisovversivi. Ciò gli aveva permesso di prendere il colpevole sotto la sua
ala protettiva.
Capitolo 30 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Giugno
1973, Chaparro dà appuntamento a Morales per aggiornarlo della situazione di
Gómez ma è già a conoscenza della scarcerazione.
Altro
caffè Narrazione in terza persona
Chaparro
e Irene di nuovo da soli in ufficio. Chaparro vive questa situazione con forte
disagio e non riesce a comunicare con lei e ad esprimersi come vorrebbe.
Dubbi
Narrazione in terza persona
Problemi
narrativi di Chaparro nella scrittura del romanzo.
Capitolo 31 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Il
28 luglio 1976 Sandoval in ufficio informa Chaparro che il giorno precedente i
militari sono entrati a casa di suo cugino Nacho e l’hanno portato via.
Capitolo 32 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
esce e va a cercare Sandoval che intanto era arrivato in un bar di calle
Venezuela. Sandoval beve fino ad ubriacarsi e comincia a sfasciare tutto.
Chaparro è costretto a pagare i danni subito per evitare che il padrone del
locale chiami la Polizia.
Capitolo 33 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
accompagna col taxi Sandoval a casa e se ne ritorna all’alba a piedi. Quando
arriva a casa vede la porta aperta e scopre che l’appartamento è stato messo a
soqquadro, tante cose sono state distrutte, scomparsi il televisore e lo stereo
Il
rubinetto del bidè aperto ed un messaggio di minaccia di morte sullo specchio
del bagno.
Capitolo 34 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
si chiede chi possa essere stato (è il 29 luglio). Arriva Báez, il quale lo
consiglia di andare per una settimana a vivere in una pensione, la Bandierita,
spacciandosi per tale Abel Rodriguez, e di non uscire se non al massimo per
fare un po’ di spesa. Nel frattempo Báez avrebbe condotto delle ricerche sulla
vicenda.
Capitolo 35 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Dopo
una settimana passata nella pensione Chaparro e Báez si incontrano in un locale
dalle parti della stazione Rafael Costillo. Báez rivela a Chaparro che gli
autori della devastazione dell’appartamento fanno parte di un gruppo di
fuorilegge al servizio del governo, una cellula collegata con Romano e Gómez e
che anzi Gómez aiuta Romano nella cattura degli avversari politici.
Romano
vuole vendicarsi ammazzando Chaparro perché pensa sia l’autore dell’assassinio
di Gómez a Villa Lugano.
Capitolo 36 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
pensa che sia stato Morales a far sparire Gómez a Villa Lugano. Sospetto
confermato da Báez, il quale è venuto a sapere da una coppia di vecchi di
alcuni particolari, tra cui il fatto che Gómez è stato aggredito e colpito alla
testa con una grossa spranga. È stato poi caricato nel bagagliaio di una
macchina, e successivamente ucciso e seppellito in un luogo non conosciuto.
Capitolo 37 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
prende la corriera per San Salvador de Jujuy, molto lontano da Buenos Aires,
così come lo aveva consigliato Báez, per una questione di sicurezza e
incolumità personale.
Capitolo 38 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Il
giudice spiega a Chaparro che viene trasferito anche come impiego, pur
mantenendo lo stesso incarico.
Capitolo 39 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
viene a sapere della morte di Sandoval. Sono passati sei anni da quando
Chaparro se era trasferito a Jujuy, e adesso ritorna a Buenos Aires per il
funerale dell’amico. Anche Báez è morto, nel 1980. A Jujuy Chaparro ha
conosciuto Silvia, la seconda moglie.
Nuovi
dubbi Narrazione in terza persona
Ancora
dubbi di Chaparro sul romanzo che sta scrivendo. Deve parlare di Silvia? Con
lei aveva vissuto tanti anni e quando si erano trasferiti a Buenos Aires lei
comincia ad avvertire nostalgia dei luoghi in cui era nata e in poco tempo
decide di lasciare Chaparro e ritornare al suo paese.
Chaparro
ritorna a vivere da solo a Castelar.
Il
9 febbraio 1991 Irene torna in tribunale nelle vesti di giudice.
Capitolo 40 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
in tribunale riceve una lettera da Morales, che si rifà vivo dopo vent’anni
dall’ultimo contatto. È il 26 settembre 1996. primo sciopero contro il governo
Menem.
Morales
con la lettera chiede a Chaparro di far arrivare alla vedova di Sandoval una
somma di danaro in segno di gratitudine alla sua memoria.
Malato
da tempo, Morales nella lettera annuncia a Chaparro la sua intenzione di
suicidarsi. Lo invita ad andare a casa sua, a Villegas, dove si è trasferito
dal 1973.
Capitolo 41 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
parte all’alba per Villegas. Entrato in casa di Morales trova su un tavolo una
busta per la signora Sandoval. In camera da letto trova il cadavere di Morales
e una lettera che riporta il suo nome come destinatario.
Capitolo 42 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
legge la lettera. Ci sono istruzioni di andare nel capanno degli attrezzi,
distante cinquecento metri dalla casa.
Capitolo 43 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
entra nel capanno e dentro un enorme cella scopre il cadavere di Isidoro
Antonio Gómez.
Capitolo 44 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Chaparro
scava una buca per seppellire e nascondere il cadavere di Gómez.
Capitolo 45 Narrazione in prima persona (Chaparro)
Arriva
la polizia per i rilievi e l’ambulanza. Il lunedì successivo si tiene il
funerale di Morales.
Resa
Narrazione in terza persona
Chaparro
pensa di aver completato il romanzo perché non resta più niente da raccontare.
Deve decidere cosa fare delle pagine scritte. Dovrà restituire la macchina da
scrivere. Durante il percorso scende alla stazione Once, dove si era incontrato
due volte con Morales. Si perde di continuo nei ricordi. Infine arriva in
tribunale dove sa che incontrerà Irene, unico motivo valido per continuare a
vivere.
Nessun commento:
Posta un commento