Ma riscriverlo non vuol mica dire
copiarlo, senno era facile, un po’ palloso, ma facile. No, è un’altra cosa
quello che ho in mente di fare, anche se, lo dico subito, non è che abbia le
idee ben chiare. È che quando l’ho letto, perché l’ho già letto, e non è
passato tanto, quando l’ho finito di leggere, mi è rimasto come un non so che
di incompletezza e di insoddisfazione allo stesso tempo, perché sinceramente
non è che c’ho capito molto, ed allora mi viene da pensare che se lo rileggo e
provo a scrivere qualcosa a modo mio, con parole mie, è come se il libro lo
scrivo io, e quindi è più facile, almeno questo penso. Allora ricomincio a
leggerlo e quando ho da dire qualcosa la scrivo al computer e così è come se lo
riscrivessi. Penso di procedere così.
Non so fin da adesso se scriverò
alla fine di ogni frase, direi che potrebbe bastare, spero proprio che questa
fantasia non mi venga più spesso, ad esempio alla fine di ogni parola, potrei
rischiare l’esaurimento, ma può andare bene anche dopo ogni pagina, o anche
alla fine di un capitolo, sebbene i capitoli hanno una lunghezza variabile, se
non ricordo male ce ne sono anche di un solo rigo, insomma vedrò come mi gira
l’ispirazione.
Adesso però devo cominciare a
leggere sennò va a finire che non arrivo da nessuna parte. Vado.
La prima frase è Comunque tra
poco sarò finalmente morto del tutto.
Ah, dimenticavo, sto leggendo nella
traduzione in italiano, e quindi è a questo testo che farò riferimento. Già
l’originale è stato scritto in francese, quindi rispetto all’autore che è
irlandese, si tratta di una qualche forma di traduzione, se poi non preciso che
lo sto leggendo nella versione italiana, cioè in un’altra traduzione, e questa
volta nel vero senso della parola, allora si rischia di non capire niente, o
comunque che qualcosa risulti poco chiara.
Però, io ho cominciato a
riportare la prima frase, ma anche a voler fare un lavoro di interpretazione
letterale del testo, non posso mica riscrivere tutte le parole e le frasi al
completo per analizzarle una dopo l’altra.
La prima frase, vabbè, in qualche
modo può essere considerata importante, almeno simbolicamente, e in questo caso
anche per la dichiarazione in sé, uno che dice che tra poco sarà morto,
specificando, per giunta, che morirà del tutto, non è un incipit che si legge tutti
i giorni.
Ah, un’altra cosa, mi veniva in
mente che se anche non riporto tutte le frasi, e nemmeno per intero, quando ne
cito una parte forse dovrei virgolettarle, o scriverle in corsivo, perché si
capisca che sono citazioni, che non sono parole mie. Ma non so, adesso ci
penso, intanto proseguo, vado avanti con la lettura.
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