Leggendo "Il medaglione di Tristan da Cunha" mi è venuta la curiosità di andare a visitare quest'isola e le altre che fanno parte dell'arcipelago, situate fra Capo di Buona Speranza e la Terra del Fuoco, praticamente in mezzo all'oceano Atlantico, a migliaia di chilometri dalle coste africane e dall'America meridionale.
Due navigatori liguri, Gaetano Lavarello e Andrea Repetto, che naufragarono nel 1892 nelle vicinanze dell'isola, decisero di rimanere per sempre su quell'isola sconosciuta ed ancora oggi i loro discendenti fanno parte dei circa trecento abitanti che popolano l'isola. Io non ho fatto naufragio, ma potrei fare la stessa loro scelta.
Incrociandosi con avventure di fantasia, la storia dei due naufraghi e dei loro discendenti fanno parte della trama avvincente del libro in cui l'autore, il genovese Marco Fezzardi, racconta la ricerca di un misterioso medaglione dal significato e dal valore straordinari per la gente dell'isola e per la loro sopravvivenza.
Il libro ha una struttura tale che capitolo dopo capitolo, ci fa viaggiare avanti e indietro nel tempo, tra l'oggi e l'epoca del naufragio del brigantino Italia, e nello spazio, tra Tristan da Cunha e la Liguria.
Alcune informazioni storiche e geografiche completano il libro rendendo più comprensibile la lettura.
Coordinate geografiche 37° 6' 22.8″S, 12° 17′8.4 W
Fratelli Frilli Editore - Genova - 2008
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