Lettori fissi

martedì 19 agosto 2014

Riscrivendo Malone muore - 6

È vero, a volte sono curioso di vedere come va a finire un qualche episodio appena accennato, oppure come l’autore riesce a venire fuori da taluni intrecci che è riuscito a creare o in cui penso, stoltamente, di essersi impelagato, senza via d’uscita, e questo desiderio mi impedisce di cogliere i dettagli di un determinato momento, e soprattutto non giova alla comprensione del testo, però è quello che mi capita, ed allora, per evitare che la cosa si ripeta anche con questo personaggio, quello che sta morendo, cosa che in realtà si è già verificata con la prima lettura, ho deciso di rileggerlo, questo libro, ma stavolta con più calma ed attenzione, e penso anche che possa esser utile trascrivere, anche ripetutamente, i pensieri, che la lettura mi suscita, così mi restano maggiormente impressi.

Allora, c’è questo tipo che però tra poco non ci sarà più. Che sia tra una settimana, o tra un mese, non è dato sapere, ma questa, e non penso di svelare chissà mai quale segreto, è una cosa che succede a tutti, che si muoia cioè, e anche che non si sappia quando, ma in questo caso ci sono dei segnali che ragionevolmente fanno affermare al narratore, ed io non ho alcun motivo di dubitare e di conseguenza non posso far altro che dargli credito, che questo momento non sarà lontano.

Si tratta di una sensazione che può anche essere ingannevole, lo dice lui stesso, ma non ci pensa, e soprattutto non vuole precorrere i tempi. Aspetterà gli eventi, naturalmente, senza intervenire, l’unica cosa che intende fare, se ci riuscirà, è raccontare storie, storie pacate le definisce.

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