Lettori fissi

martedì 2 giugno 2009

Il giorno prima della felicità


L’ho letto in un giorno di festa, tutto in una volta, e forse è così che va letto questo libro, dove si intrecciano varie storie, quella di Don Gaetano, un portinaio di un caseggiato della Napoli degli anni cinquanta, un condominio che rappresenta una Napoli sempre vivace, colorita, piena di vitalità e che viene rievocata nelle giornate della guerra, con i tedeschi ed i fascisti a combattere per le strade ed i vicoli della città, ed i napoletani che si ribellano e contribuiscono alla liberazione della città; e poi un’altra storia, quella di un ragazzo, che in quel condominio è cresciuto, orfano, giocando con gli altri ragazzini, sognando una bambina, che ritroverà più avanti, e che diventa grande ed impara la vita attraverso i racconti di Don Gaetano.

“Pure le storie di Don Gaetano erano assai e stavano in una persona sola. Lui diceva perché aveva vissuto in basso, e le storie sono acque che vanno in fondo alla discesa. Un uomo è un bacino di raccolta delle storie, più sta in fondo più ne riceve”.

“Lo scrittore deve essere più piccolo della materia che racconta. Si deve vedere che la storia gli scappa da tutte le parti e che lui ne raccoglie solo un poco. Chi legge ha il gusto di quell’abbondanza che trabocca oltre lo scrittore”.

Erri De Luca - Il giorno prima della felicità – Feltrinelli - 2009

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